L’Archivio della Memoria consiste in una serie di videointerviste fatte a membri della realtà e della storia della Comunità italiana di Fiume. Nato come una iniziativa assieme di ricerca e di conservazione di un patrimonio storico e culturale e di pedagogia, il progetto si è concretizzato con la raccolta delle preziose testimonianze sulla vita familiare, personale e professionale degli intervistati e attraverso queste ripercorre la vita e storia della città.
A tutti gli intervistati è stato chiesto di cominciare il loro racconto parlando della propria famiglia e poi di recuperare i ricordi legati all’infanzia, all’adolescenza e giovinezza a Fiume, spingendoli ad allungare lo sguardo proprio o familiare fino alla Fiume prima della Sconda guerra mondiale. Una parte importante su cui è sempre stato chiesto agli intervistati di soffermarsi è stata proprio la guerra, quindi i bombardamenti, i rifugi, il rapporto con le truppe di occupazione tedesche, l’arrivo dei partigiani, il cambiamento con la scomparsa di tanti familiari e compagni di giochi e di scuola, a Fiume del dopoguerra e degli anni successivi. I racconti tra anteguerra, guerra e dopoguerra sono proseguiti sempre attraverso le esperienze personali scolastiche, prima che professionali: la scuola frequentata, l’uso del dialetto e della lingua italiana, i rapporti di lavoro.
La finalità del progetto è anche di presentare, attraverso questi pezzi del mosaico, un quadro di quello che la Comunità italiana era ed è ancora, ma soprattutto conservare e tramandare questi ricordi alle generazioni future. Il progetto ha anche una valenza e uno sfondo di ricerca internazionale, in quanto si connette al progetto dell’Università della British Columbia e del Centro di Studi Avanzati dell’Università di Fiume sui confini e le trasformazioni urbane dopo la Seconda guerra mondiale Rijeka in Flux (“Fiume nel flusso”), e l’intenzione è che pezzi di intervista possano contribuire a “Rijeka Fiume: Una Narrazione Storica”.